Mediterranean Pride Of Naples 2018
Napoli, 22/6/2019
Il Mediterranean Pride of Naples, consueta tappa dell’ Onda Pride, quest’anno fortemente legato al Roma Pride del 25esimo anniversario del primo pride italiano, Roma 1994, e a 50 anni dai moti di Stonewall vedrà la cittadinanza scendere in piazza a Napoli il prossimo 22 giugno per difendere i diritti duramente conquistati e per rivendicare con orgoglio e determinazioni quella effettiva eguaglianza non ancora raggiunta nel nostro Paese.
Madrine del Pride saranno tutte le attiviste e gli attivisti, ciascuno con la propria storia d’impegno per sottolineare l’Unità della comunità LGBT+ in un momento di attacco all’avanzamento dei diritti civili, in Italia e nel mondo.
Lo slogan politico scelto quest’anno è “Legittimi Diritti”, claim volto a rimarcare il vero problema di sicurezza nel nostro Paese, ovvero quello di una violenza crescente ai danni delle persone socialmente più colpite, donne, migranti, LGBT+, disabili, anziani, che vivono in tutto il Paese, ma soprattutto a sud, condizioni di grande marginalità sociale e per questo maggiormente esposti a violenze e discriminazioni, le quali spesso purtroppo non riescono a trovare la strada giusta per una pubblica denuncia e peggio ancora un sistema di welfare pronto a reggere l’impatto delle molteplici richieste che arrivano e che spesso vedono impreparate istituzioni e i servizi a disposizione della collettività.
Nel 2018, meno delitti (del 9,5%), meno omicidi (-14%), meno furti (-8,7%) e rapine (-11%). Restano alti i numeri sulla violenza di genere. Sul totale degli omicidi – che diminuiscono – il 37,6% riguarda le donne: circa un terzo. Numeri che peggiorano in ambito familiare, arrivando al 68,7%. Quando ad uccidere sono partner o ex partner i femminicidi superano l’85% degli omicidi.Purtroppo dobbiamo aggiungere che da questi dati non è possibile rilevare con precisione la portata della violenza esercitata dalle famiglie eteronormate contro le persone LGBT+ e sulle enormi difficoltà a vivere il proprio coming out in famiglia.
È questa la fotografia sulla delittuosità del ministero degli Interni, che come ogni anno a cavallo di Ferragosto pubblica i dati ufficiali sulla sicurezza. È necessario invertire la rotta, recuperare una narrazione corretta e giusta dei fatti perché per noi questo Paese ha certo bisogno di sicurezza, ma la violenza in Italia ha soprattutto un profondissimo radicamento culturale. Tanta, troppa inaccettabile violenza di genere, tanto, troppo inaccettabile razzismo, violenza e razzismo alimentati dal terrorismo politico di chi non vuole dare, non sa dare, risposte concrete al Paese, ma è solo a caccia, con continue propagande e campagne d’odio, senza alcun fondamento nel mondo reale, di facili consensi elettorali.
Legittimi dirittia chi ancora oggi non vede una effettivo riconoscimento di eguaglianza perché solo l’Amore e una cultura di solidarietà, pace ed eguaglianza sociale possono restituire un futuro sereno ad un Paese che ha un vitale bisogno di reinvestire sulla felicità dei propri cittadini e delle proprie cittadine.
Sicurezza per noi è Laicità, Sicurezza per noi è più diritti per tutti e tutte, Sicurezza per noi è antifascismo, Sicurezza per noi è eguaglianza, Sicurezza per noi è Amore e non odio.
Ecco alcune delle azioni urgenti da portare avanti tutte e tutti uniti:
- l’approvazione della legge regionale contro l’omolesbotranbisfobia;
- il supporto a percorsi e strutture di accoglienza per persone LGBT+ vittime di discriminazioni di genere legate all’identità sessuale;
- lo sviluppo di azioni positive contro il pregiudizio omofobico, lesbofobico e transfobico in tutti gli enti di formazione primari e secondari, azioni di sensibilizzazione per il contrasto al bullismo omolesbobitransfobico, formazione per studenti, docenti e genitori per una scuola più laica, inclusiva ed interculturale;
- l’apertura di sportelli di sostegno, assistenza e di ascolto. Avvio di percorsi di formazione della pubblica amministrazione e delle forze dell’ordine. Rafforzamento dei rapporti di collaborazione e ricerca scientifica con tutti gli atenei della regione Campania;
- la piena attuazione della Direttiva 2000/78/CE per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro, attraverso il potenziamento e l’applicazione di ogni forma di tutela possibile per quanto attiene l’accesso di lesbiche, gay e transessuali/transgender al mercato del lavoro, la sicurezza sui luoghi di lavoro, la tutela dell’occupazione e delle garanzie contrattuali frutto di battaglie e conquiste sociali;
- l’avviamento con tutte le parti sociali e le istituzioni territoriali di percorsi volti a costruire modelli di network management sul territorio, finalizzati al superamento delle discriminazioni ma anche per agevolare le condizioni lavorative delle persone LGBT*, più esposte all’esclusione sociale, attuando pratiche di “diversity management” ed “equality standard” e attraverso la valorizzazione del turismo LGBT*;
- l’avviamento di azioni di contrasto alle discriminazioni, nei confronti delle persone LGBT* in ambito sportivo, attraverso la collaborazione con enti di formazione, università, associazioni ed enti sportivi e con le istituzioni locali volti ad attuare progettazioni ed eventi che consentano una serena partecipazione alle attività sportive, amatoriali ed agonistiche, da parte delle persone lesbiche, gay, bisessuali e trans;
- la difesa del diritto alla salute delle persone LGBT*, creando un tavolo contro le discriminazioni con i Direttori Sanitari di tutte le Aziende Sanitarie ed Ospedaliere ed i Direttori di Dipartimento di facoltà sanitarie, che discuta e formi il proprio personale ad una “diversa” accoglienza, anagrafica e raccolta anamnesi che preveda l’esistenza delle persone LGBT*, con le proprie specifiche esigenze e bisogni sanitari, ponendo fine alle discriminazioni e negazione in ambito sanitario;
- la riattivazione di campagne regionali d’informazione sulla prevenzione delle IST (Infezioni Sessualmente Trasmesse) e sull’uso del preservativo e del dental dam; chiediamo l’attivazione di campagne di distribuzione gratuita ai giovani e nelle scuole di II grado, focalizzando l’informazione anche sui recenti passi in avanti della ricerca scientifica, garantendo al contempo i diritti delle persone sieropositive al fine di contrastare le discriminazioni sierofobiche. Sostenere ed informare sulle nuove campagne di vaccinazione anti epatite A e anti-HPV, gratuitamente come previsto dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale, inserendo oltre alla popolazione omosessuale, come già previsto dal Piano Nazionale, anche le persone HIV positive. Si richiede inoltre di promuovere un drastico abbattimento del costo dei preservativi e dei dental dam (a carico del sistema sanitario nazionale per le persone con basso reddito) e di informare la popolazione sulle nuove profilassi anti HIV: PrEP (Pre Exposure Prophylaxis), PEP (Post Exposure Prophylaxis) e TASP (Treatment as Prevention).
- il diritto all’esercizio della responsabilità genitoriale indipendentemente dalla relazione che lega i genitori: sposati, separati, uniti civilmente, conviventi e non;
- il diritto all’adozione per tutte le coppie e per le persone singole, secondo criteri omogenei;
- il diritto all’adozione piena e legittimante per bimbe/i già nate/i all’interno di famiglie omogenitoriali;
- il diritto al riconoscimento delle figlie e dei figli alla nascita per le coppie omosessuali (anche per figlie e figli già nate/i);
- il diritto all’accesso per tutte le coppie e per le persone singole nate biologicamente femmine alla procreazione medicalmente assistita in Italia, secondo criteri omogenei;
Chiediamo inoltre:
- il riconoscimento della cittadinanza ai minori nati in Italia ed ai cittadini stranieri regolarmente presenti sul territorio;
- una migliore applicazione della Direttiva 2005/85/CE del Consiglio, del 1° dicembre 2005 riguardante lo status di rifugiato anche per le persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali/transgender perseguitati nei paesi d’origine;
- soluzioni urgenti per quanto attiene il dramma della condizione carceraria (resa ancora più dolorosa per gli aspetti discriminatori legati all’orientamento sessuale ed all’identità di genere) e il ripristino della legalità con l’applicazione di normative sul reinserimento e il recupero socio-occupazionale dei detenuti;
- una legge nazionale che chiaramente definisca e persegua il reato di violenza a sfondo omolesbobitransfobico attraverso l’estensione della legge Mancino all’orientamento sessuale e all’identità di genere;
- rimuovere gli ostacoli di natura sociale e normativa che limitano l’effettiva uguaglianza delle persone omosessuali e transessuali/transgender attraverso il recepimento pieno e sostanziale della Risoluzione del Parlamento europeo del gennaio 2006 e delle Direttive Europee 207 del 1976 e 78 del 2000;
- una legge nazionale per l’assistenza sessuale e affettiva per le persone disabili;
- la tutela dei diritti delle famiglie omogenitoriali e transgenitoriali, anche attraverso il riconoscimento della filiazione alla nascita;
- l’introduzione dell’adozione per tutte e per tutti e del matrimonio egualitario;
- la garanzia della presenza di personale non obiettore nelle strutture mediche pubbliche, perché non sia messo a rischio il diritto delle donne di ricorrere all’ivg (interruzione volontaria di gravidanza);
- il pieno recepimento della direttiva europea 38 del 2000 sulla libertà di movimento dei cittadini europei in modo rispettoso dei diritti delle coppie di fatto o registrate gay e lesbiche;
- il rispetto dei diritti umani nel mondo, per l’abolizione della pena di morte, per la depenalizzazione del reato di omosessualità e transessualità presente nella legislazione di decine di Paesi;
- di rendere finalmente effettiva la completa eliminazione di ogni voce di patologia dai codici sanitari per omosessualità e bisessualità da parte del Sistema Sanitario Nazionale;
- l’attuazione di campagne nazionali e mediterranee di ricerca, formazione e sensibilizzazione per contrastare qualsiasi forma di discriminazioni legate all’orientamento sessuale e/o all’identità di genere in ambito sportivo;
- di attivarsi in seno alla Comunità Internazionale perché si ponga fine alle persecuzioni delle persone LGBT* in diversi paesi del mondo e perché i responsabili delle stesse siano chiamati a rispondere per crimini contro l’umanità innanzi alla Corte dell’Aja;
- di incoraggiare riflessioni e dibattiti costruttivi, lontani da impostazioni di tipo proibizionistico e criminalizzante, in difesa e a sostegno dell’autodeterminazione della persona, con riferimento a Procreazione Medicalmente Assistita e Gestazione per Altre/i, laddove siano coinvolte persone adulte, singole o in coppia, consenzienti e capaci di intendere e di volere, le quali intraprendono un percorso nel rispetto delle leggi del paese in cui si svolge e non lesivo della dignità e della libertà di tutte le parti. In riferimento alle elaborazioni in merito a questo tema, intendiamo contrastare ogni forma di violenza verbale, auspicando un dialogo basato sempre sull’ascolto attivo e propositivo;
- di garantire tutte le tutele giuridiche per le figlie e i figli (soggetti giuridici indipendenti) che vivono in contesti di famiglia allargata, attraverso il mantenimento dei vincoli affettivi. Riconoscimento e tutela del ruolo del cogenitore, laddove per co-genitore (o genitore sociale) si intende la/il partner di uno dei genitori, che svolge un ruolo di cura e accudimento della prole, anche nel caso in cui l’altro genitore, esterno alla coppia, sia vivente e nel pieno delle funzioni genitoriali;
- diffondere e promuovere una cultura relazionale basata sul consenso e sull’equità, nonché una parità di diritti e di opportunità per tutt*.
MEDITERRANEAN PRIDE OF NAPLES (LEGITIMATE RIGHTS)
During the Mediterranean Pride of Naples, usual stage of the Pride Wave, citizens will take to the streets in Naples next June 22nd to defend rights so hardly achieved and to reclaim proudly and with determination that same equality that not been obtained in our country yet.
This year, Pride is strongly connected to Rome’s Pride, which is the 25th anniversary of the first Italian Pride (Rome,1994), and to Stonewall riots, that started 50 years ago (1969).
All the activists will be godparents of Pride, each one with their own story of self-dedication, to underline LGBT+ community’s Unity at a time of attack on civil rights’ advancement, in Italy and around the world. This year’s political slogan is “Legitimate Rights”, claiming to remark the true safety issue in our country, that is: increasing violence towards socially vulnerable people such as women, migrants, LGBT+ people, the disabled, the elders, who live all over the country, especially in the South, and undergo social marginality, being more exposed to violence and discrimination, which often do not have a public outcry and, even worse, do not find a welfare system that is ready to take the impact of many incoming requests, being the institutions and collective services unprepared.
In 2018, less crimes (-9,5%), less homicides (-14%), less thefts (-8,7%) and robberies (-11%) were committed. Gender violence’s numbers remain high. Considering murders (which are decreasing), 37,6 % of them are feminicides: about one third. Those numbers get even worse in family contexts, reaching the 68,7 % . When partners or former partners are the killers, feminicides exceed the 85 % of murders.
Unfortunately, from these data it is not possible to measure accurately the extent of violence committed by heteronormative families against LGBT+ people and the enormous difficulties in living a personal coming out within the family.
The Ministry of the Interior appears in a “criminal frame”, since it publishes official data about safety every year in mid August. It is necessary to change course and tell the facts correctly, because this country does need safety, but violence in Italy has deep cultural roots. Too much unacceptable gender violence, too much unacceptable racism, fostered by political terrorism of who can not provide concrete answers to the country, but only aims to win people over with unfounded and non-stop campaigns of hatred.
Legitimate Rights to who, still today, does not see an effective recognition of equality, because only Love and a culture based on solidarity, peace and social equality can guarantee a bright future to a country that needs to re-invest in its citizens’ happiness.
Safety for usi s Laity, Safety for us is more rights for all of us, Safety for usi s anti-fascism, Safety for usi s equality, Safety for usi s Love and not hate.
El Día del Orgullo Mediterráneo de Nápoles
El Día del Orgullo Mediterráneo de Nápoles, la etapa habitual del movimiento del Onda Orgullo Homosexual, este año está fuertemente vinculado al Orgullo de Roma del 25 aniversario del primer orgullo italiano, Roma 1994, y 50 años después de los disturbios de Stonewall, la ciudadanía saldrá a las calles/plazas de Nápoles el próximos 22 de Junio para defender los derechos ganados con tanto esfuerzo y para reclamar con orgullo y determinación la igualdad real aún no alcanzada en nuestro país. Las madrina de eso evento de Orgullo serán ambos todos las y los activistas, cada uno con su propia historia de compromiso para resaltar la unidad de la comunidad LGBT+ en un momento de ataque al avance de los derechos civiles, en Italia y en el mundo. El lema político elegido este año es "Derechos legítimos", un reclamo destinado a resaltar el problema real de seguridad en nuestro país, o sea el de una creciente violencia contra las personas socialmente más afectadas, las mujeres, los migrantes, LGBT +, discapacitados, ancianos que viven en todo el país, pero especialmente en el sur, en condiciones de gran marginalidad social y, por este motivo, más expuestos a la violencia y la discriminación, que desafortunadamente a menudo no logran encontrar el camino correcto para una denuncia pública y, aún peor, un sistema de bienestar listo para soportar el impacto de las muchas solicitudes que llegan y que a menudo se ven instituciones y servicios no adecuadamente preparados para la comunidad. En 2018, menos delitos (9,5%), menos asesinatos (-14%), menos hurtos (-8,7%) y robos (-11%). Los números sobre violencia de género siguen siendo altos. Del total de asesinatos, que están disminuyendo, el 37,6% corresponde a mujeres: alrededor de un tercio. Números que empeoran en la familia, alcanzando el 68,7%. Cuando a cometer un asesinato son los compañeros o ex compañeros de las mujeres, los feminicidios superan el 85% de los asesinatos. Desafortunadamente, debemos añadir que a partir de estos datos no es posible detectar con precisión el alcance de la violencia ejercida por las familias heteronormateas en contra las personas LGBT + y sobre las enormes dificultades para vivir la salida del closét en su propia familia.
Esta es la fotografía del crimen presentado por parte del Ministerio del Interior, que como todos los años acerca al 15 de agosto publica los datos oficiales sobre la seguridad. Es necesario cambiar el rumbo, recuperar una narración correcta y justa de los hechos, porque para nosotros este país ciertamente necesita seguridad, pero la violencia en Italia tiene sobre todo raíces culturales muy profundas. Tanta, demasiado violencia de género inaceptable, tanto y demasiado racismo inaceptable, ambos impulsados por el terrorismo político de quién no quiere dar y no sabe dar respuestas concretas al país, pero está solo cazando, con propagandas continuas y con campañas de odio, sin ningun fundamento en el mundo real, de fácil apoyo electoral.
“Derechos legítimos” para quienes aún hoy no ven un reconocimiento efectivo de la igualdad solo porque el Amor y una cultura de solidaridad, paz e igualdad social pueden devolver un futuro pacífico para un País que tiene la necesidad vital de reinvertir en la felicidad de sus ciudadanos y propios pueblos.
La seguridad para nosotros es el secularismo, la seguridad para nosotros es más derechos para todos y todas, la seguridad para nosotros es antifascismo, la seguridad para nosotros es igualdad, la seguridad para nosotros es amor y no odio.